PSD2 e SCA: come impattano sulle strutture ricettive
10/10/2019Bill Gates nel 1990 diceva “Il Banking è necessario, le banche no”! Ci stiamo arrivando.
La PSD2 (Payment Services Directive 2), come spiegato in un articolo di Money.it, è la seconda direttiva sui servizi di pagamento entrata in vigore nell’UE dal 2016 e recepita di recente dagli stati membri. Con la PSD2 la Commissione Europea ha imposto alle banche di aprire a terze parti autorizzate le “porte” dei conti e dei dati in loro possesso. Ciò consente ai clienti delle banche, sia privati che aziende, di utilizzare provider di soggetti non bancari per gestire le proprie finanze e le operazioni di pagamento. Inoltre si potrà accedere alle informazioni sui propri conti anche se si trovano in banche diverse. L’obiettivo sembra quello di aumentare la concorrenza attraverso l’introduzione ed il consolidamento di nuove tipologie di servizi bancari. In sostanza, per fare pagamenti dal proprio conto corrente online non è necessario passare per il proprio istituto di credito, ma si può fare tutto su siti e app di soggetti terzi autorizzati.
Oltre a creare condizioni di parità e apparentemente un ambiente bancario più democratico, la PSD2 aumenta la concorrenza e l’innovazione nel mercato tra gli stati membri e rafforza la protezione dei consumatori migliorando la sicurezza dei pagamenti virtuali e l’accesso al conto. Ma la novità principale della PSD2 riguarda probabilmente i dati contenuti nelle transazioni.
Le banche tengono traccia di tutto ciò che facciamo con i nostri soldi, sanno come li spendiamo, se chiediamo o diamo un prestito, quanto spendiamo in bollette, rate del mutuo, viaggi, ristorante, ecc.
Tali informazioni, a cui le terze parti possono ora avere accesso, offrono la possibilità di creare nuovi prodotti e servizi orientati alle esigenze dei clienti. Nonostante ci sia stata venduta come se l’unico scopo della PSD2 fosse tutelare i consumatori, si scoprono interessi più o meno velati dietro i big data bancari. Soprattutto, questo meccanismo rende un ulteriore favore agli istituti bancari e circuiti di credito, ossia quello di rivedere le loro commissioni verso l’alto.
PSD2 e SCA: come impattano sul settore hospitality
La PSD2 mette il titolare di un’azienda del settore hospitality di fronte ad una scelta quasi obbligata, ossia attivare una piattaforma che preveda il meccanismo di verifica SCA (Strong Customer Authentication) per pagamenti on-line. Fortunate quelle aziende che si possono permettere di gestire pagamenti relativi a caparre, depositi ecc unicamente via bonifico o, addirittura, in struttura.
Per chi ha un booking engine e lavora molto con prepagamenti/caparre e una clientela variegata e “non-residente” adeguarsi alla PSD2 ed offrire un sistema SCA non è un’opzione. L’obiettivo deve essere quello di collegare il proprio Booking Engine ad una piattaforma che gestisca il processo di SCA.
La SCA si realizza in presenza di almeno due dei seguenti tre fattori:
- Conoscenza – Qualcosa che solo l’utente conosce (es.: PIN o password);
- Inerenza – Qualcosa che l’utente “è” (es.: biometria, modelli comportamentali, riconoscimento vocale);
- Possesso – Qualcosa che solo l’utente possiede (ad esempio, un telefono cellulare o un token).
Tali elementi devono essere reciprocamente indipendenti (la violazione di uno non deve compromettere l’affidabilità dell’altro) e appartenere a categorie diverse (non sarà possibile utilizzare due elementi di inerenza o solo due elementi di possesso).
Sono previste alcune esenzioni dall’obbligo di autenticazione forte del cliente:
- Transazioni ricorrenti – Stesso importo, stesso beneficiario.
- Transazioni di basso valore – pagamenti di valore inferiore a € 30,00 o cumulativamente a € 100,00.
- Beneficiari attendibili – beneficiario incluso nell’elenco dei soggetti affidabili.
- Tassi di frode e analisi di rischio – transazioni fino ad un valore massimo di € 500,00
Non solo conti correnti ma anche pagamenti online. Il sistema così congegnato permetterà non solo di effettuare pagamenti tramite bancomat o carte di credito ma riguarderà anche l’accesso diretto al proprio conto corrente online e a tutte quelle attività legate all’e-commerce, vista la recente crescita esponenziale dello shopping online causa lockdown.
Ora, per il cliente di una struttura ricettiva che voglia prenotare acquistando un prodotto che prevede il prepagamento totale o parziale, la cosa sarà piuttosto semplice. Riceverà, a seconda che usi una carta di credito o un bonifico bancario una richiesta di autenticazione secondo quanto scritto sopra.
Riguardo ai pagamenti on-line, ciò che garantisce al 100% l’addebito in conto senza rischio di vederselo stornato è avere la firma del cliente sullo scontrino POS.
A rigor di logica, un pagamento effettuato con SCA, in caso di contestazione, dovrebbe essere considerato al pari della firma sullo scontrino POS. Purtroppo la mia ricerca non ha prodotto informazioni sufficientemente esaustive riguardo a come saranno gestite eventuali richieste di chargeback nonostante la SCA.
Dando per buono che i pagamenti tramite carte di credito per prepagamenti o caparre confirmatorie siano garantiti, il problema si sposta alle potenziali problematiche relative a prenotazioni di tariffe che prevedono la comunicazione della carta di credito a titolo di garanzia. Il rischio per l’imprenditore è che il cliente, nel caso gli venga addebitato l’importo di no-show o late cancellation via POS manuale, possa disconoscerlo, chiedendo quindi il rimborso.
A mio parere, detto che in questo periodo storico, la maggior parte delle strutture offre e spinge per soluzioni poco vincolanti in termini di prepagamento, caparre ecc, è bene adeguarsi alle condizioni di legge, consapevoli di ciò che sta accadendo lato circuiti di credito e bancari, proseguendo nell’attuale impostazione di business per quanto riguarda le politiche di cancellazione ecc. Se, nel passare del tempo, si verificheranno condizioni arrecanti un danno economico in relazione alla gestione dei pagamenti con carte di credito, ci sarà tempo e modo di cambiare le attuali impostazioni.
Un ultimo suggerimento. Scegliete con cura il circuito al quale affidarvi perché in questo momento tutti giocano al rialzo sulle commissioni da praticare alle varie transazioni. Le differenze sono sul tipo POS (fisico o virtuale), sul tipo carta e sul volume. Contrattare è più che lecito. Altro punto su cui prestare attenzione sono le proposte da parte delle OLTA. Le commissioni sulle prenotazioni potrebbero aumentare di altri 2-3 punti percentuali e, come sempre, qualcuno ci sta speculando sopra. Fatevi bene i vostri conti.
Buon business.
Vittorio