Profit management per strutture ricettive: La motivazione
10/10/2015Ciclo Profit management per strutture ricettive: La motivazione
Post 1 di 22 per esprimere il mio punto di vista riguardo la gestione di una struttura ricettiva
La gestione di una struttura ricettiva richiede a monte una forte e consapevole motivazione. Nel corso di questi anni sono venuto in contatto con tante realtà, spesso diverse tra loro. Il minimo comune denominatore riguardo la motivazione nella gestione di una struttura ricettiva, parlando di attività a conduzione famigliare, è la mancanza di motivazione.
Molti albergatori si sono trovati con un’azienda ereditata dai nonni, dai genitori e con un “ready business” da portare avanti, anche se, spesso, fortemente diverso da ciò che avrebbero voluto per sé stessi. Per la gestione di una struttura ricettiva la motivazione a farlo è fondamentale.
Da qualche tempo mi sto dedicando a letture di fisica quantistica e non solo e, con mio grande stupore, ho constato quanto i vari concetti in esse contenuti siano assolutamente reali. Prendiamo ad esempio questa affermazione:
Nelle Upanishad, antichi testi sacri indiani (Veda), il potere dell’Intenzione è identiļ¬cato espressamente:
Tu sei ciò che è il tuo desiderio più profondo. Com’è il tuo
desiderio, così è la tua Intenzione. Com’è la tua intenzione,
così è la tua volontà. Com’è la tua volontà, così è la tua azione.
Come la tua azione, cosi è il tuo destino.
Per dirla in breve riprendendo le parole di Josaya, uno dei pilastri della manifestazione della realtà è il potere dell’Intenzione.
Tradotte nel quotidiano queste affermazioni rendono chiaro il concetto che siamo i costruttori del nostro destino e come ultima, riprendo una frase di Don Mazzi che dice “Non possiamo prevedere il futuro ma possiamo inventarcelo”.
Quando una persona ha un sogno, ha un desiderio profondo e lo visualizza, ecco che gli dà vigore, forza. L’intenzione è la chiave di volta per trasformare i sogni in realtà. L’intenzione è energia. Significa che ogni giorno che ci alza dal letto e ci si prepara ad una nuova avventura, in generale ma nello specifico riguardo la gestione di una struttura ricettiva, la motivazione è fondamentale. Se non si è motivati nello volgere una qualsiasi attività, i pensieri difficilmente avranno forza positiva e, conseguentemente, ci si troverà senza la giusta energia da mettere nel proprio intento. Un giorno chiesi ad un gruppo (quasi una cinquantina) di giovani albergatori quale fosse la loro motivazione nell’aprire le porte delle loro strutture ad ogni nuovo giorno. La risposta è stata per me illuminante. Al di là di qualche “non so” la maggior parte rispose “perché la struttura mi è stato lasciata dalla mia famiglia”. Nemmeno una persona ha risposto “perché mi piace”, “perché mi entusiasma” eccetera.
Se, in qualità di albergatori, gestori e/o direttori di una qualsiasi struttura ricettiva, non abbiamo chiaro l’intento del perché svolgiamo la nostra attività, se non abbiamo una visione precisa di che tipo di struttura vorremmo dirigere e se non ci immaginiamo noi stessi all’interno del progetto (inserendo nel quadro anche i collaboratori ed i clienti tipo), come possiamo pensare di rendere il sogno realtà? Ma forse conviene anche chiedersi: “ho un sogno?”.
Da qualche parte ho letto una frase che recita: “se non segui i tuoi sogni rischi di seguire quelli di qualcun altro”. Se ci troviamo a fare un lavoro che qualcuno ha progettato per noi e non lo sentiamo nostro, stiamo seguendo i sogni di qualcun altro. Se seguiamo i sogni di qualcun altro quanta intensità metteremo nella nostra intenzione nel voler far crescere e prosperare il nostro business?
Gestire una struttura ricettiva non è cosa semplice. Richiede tanta energia, tanta attenzione, molta dedizione. Basti pensare solo all’impegno da riservare all’espletamento delle attività burocratiche, al monitoraggio degli andamenti di costi e ricavi, alle tasse che si devono pagare per far muovere un business. Mettiamo poi in conto la deperibilità del bene, il costante bisogno di manutenzione e di lifting (più o meno pesante) del prodotto, alla ricerca, formazione e conduzione delle risorse umane, ai costi di gestione sempre crescenti. E, ultimo ma non ultimo, al cliente. Nella stragrande maggioranza dei casi si ha a che fare con persone stupende ma in altri ci si trova a relazionarsi con persone spigolose e problematiche.
Quindi, se fosse possibile calcolare l’intensità della vostra motivazione nel gestire e/o dirigere la vostra attività ricettiva, su una scala da 0 a 100, che valore si leggerebbe?
L’intensità che mettiamo nel lavoro si propaga dall’alto verso il basso, e viceversa, e quindi contagia, positivamente o negativamente, a seconda della qualità dell’intenzione, i propri collaboratori. Ma si propaga anche lateralmente, e con esito variabile sempre perché in relazione alla qualità dell’intenzione, a clienti reali e potenziali, a fornitori e a tutte le persone che possono, a vario titolo e per varie circostanze, entrare in contatto con la vostra struttura.
Ciò detto, anche chi gestisce un’attività verso la quale non si sente propriamente chiamato può avere dei risultati positivi ma sono convinto che la stessa attività, se gestita con maggiore motivazione e chiarezza d’intenti, ne otterrebbe certamente di migliori.
Quindi, per concludere, il primo step di questa lunga serie di post relativi al profit management di una struttura ricettiva, è incentrato sulla qualità e quantità della motivazione nel voler svolgere questo tipo di attività e conseguentemente all’intensità dell’intenzione con la quale si svolgono ogni giorno le varie attività.
Buon lavoro e buon business.
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