BONUS VACANZE HOTEL CORONAVIRUS
06/06/2020Il Bonus Vacanze per Hotel a fronte del Coronavirus sembra esser certo far parte delle misure del decreto rilancio. Nella bozza del decreto è inserito all’ articolo 183 come Tax Credit Vacanze. Senza entrare nel merito se tanti o pochi, ad una famiglia (nucleo famigliare) spettano 500 euro, per nuclei famigliari di 2 persone si scende a 300 euro e per i poveri single, sfigati…150 euro. Il Bonus Vacanze però ci permette di porre l’attenzione sulla dinamica con la quale la Tax Credit viene implementata. Ecco i punti salienti.
Oltre alle regole qui sopra riportate, tra le quali un punto positivo è quello permette la fruibilità del Bonus Vacanze per Hotel a fronte del Coronavirus solo a seguito di prenotazioni dirette (no OLTA o altri intermediari), questa situazione apre ad un paio di quesiti.
Secondo quanto citato nell’articolo della Tax Credit per le vacanze l’albergatore porterà l’80% in detrazione d’imposta. Questo significa non vedere cash entrare direttamente nelle casse. Ma potrebbe non essere un fondamentale problema.
Il cliente potrà portarne in deduzione il 20%.
Questo passaggio sdogana il fatto che la nostra fiscalità è da rivedere per intero. In Svizzera, come in USA ed altri paesi, al cittadino è consentito scaricare dalle tasse direttamente tutte o gran parte delle spese documentate. Perchè non lo si fa anche in Italia? Questo consentirebbe, tra i vari vantaggi, anche quello di far emergere il famoso sommerso.
Secondo poi, l’albergatore dovrà dedurre dal totale documento il valore dell’80% del Bonus Vacanza per Hotel. Quindi dovrà, nel suo gestionale, aprire una voce nel piano dei conti che indichi un metodo di pagamento che giustifichi l’operazione. Ad oggi non si sa quale e come ma questi sono come al solito problemi secondari. Mi chiedo allora perchè non estendere il principio alle prenotazioni mediate.
A fronte del tipo tariffa / tipo pagamento contrattualizzato con OTA od altri intermediari un albergatore si vede riconosciuto il solo valore netto della prenotazione. Questo però significa per l’albergatore una perdita di produzione (prenotazione imputata al netto e non al lordo. Non voglio immaginare se questo rappresenti un modo per l’intermediario di eludere una parte di fiscalità italiana.
Ad ogni modo, così come è permesso portare in deduzione l’80% del Bonus Vacanza dovrebbe essere permesso aprire una voce di pagamento tipo “incasso per commissione” mostrando come giustificativo per l’operazione, in caso di controlli, il contratto in essere.